Fluorochinoloni
Farmaexplorer.it
Xagena Mappa
Xagena Newsletter

Il vaccino anti-HIV di Merck ha aumentato la predisposizione alla infezione da virus HIV


Lo studio STEP, che stava valutando il vaccino anti-HIV di Merck & Co, potrebbe aver causato gravissimi danni ai volontari che hanno preso parte allo studio.

Merck ha interrotto lo studio clinico nel mese di settembre ed ai primi di novembre ha emesso un comunicato in cui si dichiara che i soggetti che hanno ricevuto il vaccino V520 presentano una maggiore probabilità di contrarre l’infezione da HIV ( virus dell’immunodeficienza acquisita ).

Allo studio STEP hanno preso parte circa 3.000 individui sani ma ad alto rischio di infezione da virus HIV.

Nel corso dello studio, 82 individui sono diventati sieropositivi: 49 riceventi il vaccino V520 e 33 il placebo.

V520 è un vaccino basato sull’adenovirus..

Merck aveva ipotizzato che i geni del virus HIV, contenuti nel vaccino, fossero in grado di stimolare l’organismo generando risposte immunitarie HIV-specifiche attraverso le cellule T CD8.
Poiché il vaccino non contiene virus HIV vivo, ma solo 3 geni di HIV, i volontari vaccinati non avrebbero dovuto contrarre l’infezione da virus HIV con la vaccinazione.

E’ stato osservato che, 21 dei soggetti infettati con il virus HIV nel gruppo vaccino presentavano una preecedente alta immunità nei confronti dell’adenovirus, contro 9 nel gruppo placebo.

Non si conosce il motivo per il quale il gruppo vaccino presenti una più alta incidenza di infezione da HIV. ( Xagena2007 )

Fonte: Merck & Co, 2007


Farma2007 Endo2007 Cardio2007


Indietro