I risultati di alcuni studi hanno creato una certa preoccupazione sui farmaci usati per stimolare la fertilità e il rischio di tumore dell’ovaio.
Per chiarire questa relazione alcuni epidemiologi danesi hanno condotto uno studio di popolazione.
Sono state seguite 54.362 donne con problemi di infertilità in tutti i Centri specializzati danesi tra il 1963 e il 1998; l’età media delle donne alla prima valutazione per l’infertilità era trent’anni, mentre al termine del periodo osservazionale era di 47 anni.
Sono stati valutati, dopo correzione per i fattori di confondimento, gli effetti dei quattro gruppi di farmaci usati per l’infertilità ( gonadotropine, Clomifene, coriogonadotropina umana, ormone di rilascio delle gonadotropine ) sul rischio di tumore dell’ovaio.
All’analisi non è emerso alcun aumento di rischio di tumore ovarico con le gonadotropine ( rapporto di rischio 0.83 ), il Clomifene ( rapporto di rischio 1.14 ), la coriogonadotropina umana ( rapporto di rischio 0.89 ) o l’ormone di rilascio delle gonadotropine ( rapporto di rischio 0.80 ).
Non si è neppure osservata una relazione tra tumore dell’ovaio e numero di cicli delle varie terapie o lunghezza del follow-up-
A oggi non ci sono prove convincenti di un aumento del rischio di cancro dell’ovaio in donne stimolate per aumentare la fertilità, anche se occorre attendere i dati di questa coorte danese tra un po’ di anni quando la maggior parte delle donne avrà raggiunto l’età di maggior rischio per la comparsa di tumore dell’ovaio. ( Xagena2009 )
Jensen A, Sharif H, et al. Use of fertility drugs and risk of ovarian cancer: Danish population based cohort study, BMJ 2009; 338: b249
Fonte: Reazioni – AIFA, 2009
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