Sono state riportate rare segnalazioni di eventi tromboembolici arteriosi e venosi associati alla somministrazione sottocutanea di Vivaglobin. Viene raccomandato di prestare cautela nel prescrivere il Vivaglobin a pazienti con preesistenti fattori di rischio di eventi tromboembolici. Per questi pazienti a rischio, potrebbe essere presa in considerazione una terapia alternativa adeguata
Vivaglobin non è indicato per uso endovenoso; pertanto Vivaglobin non deve essere infuso per via endovenosa. L’operatore sanitario deve assicurarsi che nessun vaso sia danneggiato durante la somministrazione sottocutanea.
I pazienti che avvertono i primi sintomi di eventi tromboembolici, quali la mancanza di respiro, dolore e gonfiore agli arti, deficit neurologico focale, dolore toracico o altre manifestazioni di eventi trombotici ed embolici, devono richiedere immediata assistenza medica.
Ulteriori informazioni sul problema di sicurezza
Segnalazioni post-marketing indicano che l’uso di Vivaglobin, un prodotto a base di immunoglobuline per somministrazione sottocutanea indicato per il trattamento delle sindromi di immunodeficienza primaria e per la terapia sostitutiva nel mieloma o nella leucemia linfatica cronica che si accompagna a grave ipogammaglobulinemia secondaria ed infezioni ricorrenti, è stato associato ad eventi tromboembolici arteriosi e venosi.
Indagini di laboratorio hanno evidenziato la presenza di attività procoagulante in Vivaglobin.
Allo stato attuale, la rilevanza clinica di questa evidenza non è molto certa.
CSL Behring distribuirà lotti di prodotto con bassa attività procoagulante.
I fattori di rischio descritti nelle segnalazioni post-marketing degli eventi trombotici collegati all’impiego di Vivaglobin, quando riportati, comprendevano patologie cardiovascolari preesistenti, eventi trombotici pregressi, obesità, uso orale di estrogeni, iperlipoproteinemia e stato di immobizzazione.
Condizioni di iperviscosità, ipercoagulabilità e fattori multipli di rischio cardiaco possono anch’essi incrementare il rischio trombotico durante l’utilizzo di prodotti a base di immunoglobuline.
In tutti i pazienti a cui viene somministrato il Vivaglobin, sia i medici, sia i pazienti, dovrebbero mettere in atto tutte le misure precauzionali volte a ridurre al minimo il rischio, inclusa la somministrazione di Vivaglobin alla velocità minima praticabile e una adeguata idratazione del paziente.
Poiché sono emerse queste nuove informazioni relative all’occorrenza di eventi tromboembolici associati all’uso di Vivaglobin, CSL Behring ha deciso di modificare il riassunto delle caratteristiche del prodotto di Vivaglobin ( RCP ).
La versione modificata dell’RCP riporta:
Avvertenze speciali e precauzioni speciali per l’utilizzo
Vivaglobin non deve essere iniettato per via endovenosa. Nel caso in cui Vivaglobin venisse accidentalmente somministrato in un vaso sanguigno, i pazienti potrebbero sviluppare shock anafilattico o eventi tromboembolici.
Eventi tromboembolici - Sono stati associati all’uso di Vivaglobin eventi tromboembolici, arteriosi e venosi, che comprendono infarto miocardico, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare.
Viene raccomandata cautela nel prescrivere Vivaglobin a pazienti con fattori di rischio preesistenti per eventi trombotici ( ad esempio: età avanzata, ipertensione, diabete mellito e storia di malattie vascolari o episodi trombotici, pazienti con disturbi trombofilici acquisiti o ereditari, pazienti con periodi prolungati di immobilizzazione, pazienti gravemente ipovolemici, pazienti con malattie che aumentano la viscosità del sangue ). Nei pazienti a rischio potrebbe essere preso in considerazione un cambiamento di terapia.
I pazienti devono essere informati sui primi sintomi che possono insorgere in caso di eventi tromboembolici quali dispnea, dolore e gonfiore agli arti, deficit neurologici focali e dolore toracico; in questi casi si deve raccomandare di contattare immediatamente all’insorgenza dei sintomi stessi il proprio medico.
I pazienti devono essere sufficientemente idratati prima dell’uso di Vivaglobin.
Effetti indesiderati
Patologie vascolari; Eventi tromboembolici arteriosi e venosi che comprendono infarto del miocardio, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare. ( Xagena2011 )
Fonte: AIFA, 2011
Cardio2011 Farma2011 Emo2011