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EMA: ulteriori misure per minimizzare il rischio di ostruzione dei vasi sanguigni con Iclusig, un farmaco ematologico


L'EMA ( European Medicines Agency ) ha concluso la sua revisione dei benefici e dei rischi di Iclusig ( Ponatinib ), un medicinale impiegato nel trattamento della leucemia, e ha raccomandato di rafforzare le avvertenze nelle informazioni sul prodotto mirate a ridurre al minimo il rischio di coaguli del sangue e ostruzioni delle arterie.

Iclusig è autorizzato per l'impiego nei pazienti con leucemia mieloide cronica ( LMC ) e leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) che non possono assumere o non tollerano altri differenti trattamenti della stessa classe ( conosciuta come inibitori delle tirosin-chinasi ).

La revisione deriva da una precedente valutazione dei dati degli studi clinici che hanno indicato che i casi di coaguli del sangue e ostruzioni delle arterie o delle vene si verificavano ad un tasso superiore rispetto a quanto osservato al momento dell'autorizzazione iniziale del medicinale.

I dati disponibili mostrano che è probabile che il rischio di blocco dei vasi sanguigni con Iclusig sia dose-correlato, tuttavia i dati sono insufficienti per raccomandare formalmente l'uso di dosi più basse di Iclusig, e c’è il rischio che dosi più basse potrebbero non essere altrettanto efficaci in tutti i pazienti nel trattamento a lungo termine.
Pertanto, la dose iniziale raccomandata di Iclusig dovrebbe rimanere a 45 mg una volta al giorno. Le informazioni sul prodotto saranno aggiornate con avvertenze rafforzate sui rischi con Iclusig, e anche per rendere disponibili agli operatori sanitari le ultime evidenze nel caso in cui vogliano prendere in considerazione la riduzione della dose di Iclusig in pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica che rispondono bene al trattamento, e che potrebbe essere particolarmente a rischio di ostruzione dei vasi sanguigni.

Gli operatori sanitari dovrebbero interrompere Iclusig se non c’è stata una risposta completa entro i tre mesi di trattamento, e dovrebbero monitorare i pazienti per pressione alta o sintomi di problemi cardiaci.

La società che commercializza Iclusig fornirà agli operatori sanitari un materiale educazionale che evidenzia i rischi importanti per i quali è raccomandato il monitoraggio e/o l’aggiustamento della dose, e che comprende i dati disponibili sulla relazione tra dose di Iclusig e rischio di ostruzione dei vasi sanguigni.

È inoltre previsto uno studio sulla sicurezza e sui benefici di Iclusig, per contribuire a chiarire se basse dosi del farmaco potrebbero portare ad un minor rischio di coaguli di sangue o ostruzioni dei vasi sanguigni, pur avendo un effetto benefico in pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica.

Informazioni per gli operatori sanitari

Gli operatori sanitari dovrebbero seguire queste raccomandazioni:

• Il rapporto beneficio-rischio di Iclusig rimane positivo in tutte le indicazioni autorizzate, e la dose iniziale rimane di 45 mg al giorno. Lo status cardiovascolare del paziente deve essere valutato prima di iniziare la terapia con Iclusig, e regolarmente monitorato durante il trattamento ;

• Il trattamento con Iclusig deve essere interrotto se non si è verificata una risposta ematologica completa entro 3 mesi. Devono essere considerate modifiche della dose o interruzioni del trattamento ( temporanee o permanenti ) per gestire la tossicità del trattamento ;

• Il rischio di eventi vascolari occlusivi con Iclusig è probabilmente dose-correlato; tuttavia, i dati attualmente disponibili sulla dose-efficacia e la relazione dose-tossicità non sono sufficienti per fornire una raccomandazione formale sulla riduzione della dose, e vi è il rischio che dosi inferiori potrebbero avere un‘efficacia ridotta ;

• Sono stati inclusi nel RCP dati di sicurezza ed efficacia riguardanti la riduzione della dose subito dopo aver raggiunto la risposta citogenetica maggiore in pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica, per fornire informazioni al medico prescrittore e per facilitare una valutazione individuale del rapporto beneficio-rischio di Iclusig per quanto riguarda la riduzione della dose ;

• Se si utilizza una dose ridotta di Iclusig, i medici dovrebbero monitorare il mantenimento della risposta terapeutica nei pazienti.

Sarà fornito agli operatori sanitari un materiale educazionale, evidenziando i rischi importanti per i quali sono raccomandati il monitoraggio e/o gli aggiustamenti della dose. Il materiale fornirà inoltre le evidenze disponibili sulla sicurezza e l'efficacia di ponatinib quando la dose è ridotta nei pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica che hanno raggiunto la risposta citogenetica maggiore.
Qualsiasi valutazione relativa alla riduzione della dose dovrebbe tener conto di una serie di fattori, tra cui il rischio cardiovascolare del paziente, gli effetti avversi della terapia, e il tempo necessario per la risposta citogenetica.

Sarà condotto uno studio di dose-ranging nei pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica, al fine di determinare la dose iniziale ottimale di Iclusig e caratterizzare la sicurezza e l'efficacia della successiva riduzione della dose di Iclusig dopo aver raggiunto la risposta citogenetica maggiore.
Questo studio è stato imposto come condizione dell'autorizzazione all'immissione in commercio per Iclusig.

Iclusig è un farmaco antitumorale utilizzato per il trattamento di pazienti adulti con i seguenti tipi di leucemia: • leucemia mieloide cronica; • leucemia linfoblastica acuta in pazienti che sono cromosoma Philadelphia positivi ( Ph+ ).
Iclusig viene utilizzato nei pazienti che non tollerano o non rispondono a Dasatinib o Nilotinib ( altri farmaci antitumorali per la cura della leucemia ) e per i quali un successivo trattamento con Imatinib non è considerato appropriato.
Viene anche usato in pazienti che hanno una mutazione genetica chiamata mutazione T315I, che li rende resistenti al trattamento con Imatinib, Dasatinib e Nilotinib .
Il principio attivo di Iclusig, Ponatinib, appartiene ad un gruppo di farmaci chiamati inibitori delle tirosin-kinasi. Ponatinib agisce bloccando una tirosina chinasi ( un enzima ) chiamato Bcr-Abl, che si trova in alcuni recettori presenti sulla superficie delle cellule leucemiche dove è coinvolta nella stimolazione delle cellule a dividersi in maniera incontrollata. Bloccando Bcr - Abl, Ponatinib aiuta a controllare la crescita e la diffusione delle cellule leucemiche. ( Xagena2014 )

Fonte: EMA, 2014

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