Il Committee on Safety of Medicines ( CSM ) ha preso in esame la possibile correlazione tra ictus emorragico e l’uso della Fenilpropanolamina, esprimendo il parere che tale conseguenzialità è debole ed è principalmente associata ad impiego di alti dosaggi.La Fenilpropanolamina viene comunemente impiegata nei prodotti per ridurre l’appetito e nei farmaci anti-raffreddore e sintomatici per l’influenza.La comparsa di ictus emorragico dopo impiego di Fenilpropanolamina è stata segnalata negli Usa ed ha colpito giovani donne.Il CSM ha fatto notare che nei preparati commercializzati negli Usa la quantità di Fenolpropanolamina è superiore rispetto a quella dei preparati inglesi: 150 mg vs 100 mg.Il CSM tuttavia raccomanda che i prodotti a base di Fenilpropanolamina non dovrebbero essere impiegati nelle persone con ipertensione e malattie cardiache. ( Xagena2001 )
Fonte: CSM, 2000