L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha emesso un avviso pubblico riguardo a 3 casi confermati e 1 caso possibile di leucoencefalopatia multifocale progressiva, una rara infezione cerebrale nei pazienti che hanno fatto uso del farmaco per la psoriasi Raptiva ( Efalizumab ).
Tre di questi pazienti sono morti.
Tutti e 4 i pazienti erano stati trattati con il farmaco per più di 3 anni. Nessuno dei pazienti stava ricevendo altri trattamenti in grado di sopprimere il sistema nervoso.
L’FDA sta esaminando le ultime informazioni con l’obiettivo di assumere decisioni in grado di assicurare che i rischi di Raptiva non superino i benefici.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) è causata da un virus che colpisce il sistema nervoso centrale; questa malattia si manifesta generalmente nelle persone che presentano un sistema immunitario fortemente indebolito, e porta a un declino irreversibile della funzione neurologica, ed infine a morte.
I sintomi della malattia comprendono: debolezza, perdita di coordinazione, cambiamenti nella visione, difficoltà a parlare e cambiamenti della personalità.
Non esiste nessun trattamento e nessuna prevenzione.
Nell’ottobre 2008, la scheda tecnica di Raptiva era stata rivista con l’inserimento di un box warning riguardo al rischio di infezioni minaccianti la vita, tra cui la leucoencefalopatia multifocale progressiva.
I pazienti in trattamento con Raptiva, così come quelli che hanno interrotto il farmaco, devono essere attentamente monitorati per i segni e i sintomi della malattia neurologica. Inoltre deve essere riesaminato il trattamento per verificare se sussistono ancora i benefici.
I pazienti devono prestare molta attenzione alla comparsa dei sintomi della leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Raptiva è un farmaco che viene somministrato una volta a settimana, e trova indicazione nel trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave, che sono candidati per la terapia sistemica o per la fototerapia.
Raptiva agisce sopprimendo le cellule T nel sistema immunitario e aumenta, di conseguenza, la suscettibilità del paziente alle infezioni. ( Xagena2009 )
Fonte: FDA, 2009
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