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Harvoni per il trattamento dell’infezione da virus HCV - Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego


Harvoni in compresse è un medicinale con due principi attivi ( Ledipasvir 90 mg e Sofosbuvir 400 mg ), che trova indicazione nel trattamento dell’epatite C cronica negli adulti.

Harvoni non deve essere somministrato in associazione con altri medicinali contenenti Sofosbuvir.

a) Attività specifica per il genotipo

L’efficacia di Ledipasvir / Sofosbuvir non è stata studiata nei confronti dei genotipi HCV 2, 5 e 6; Harvoni non deve pertanto essere usato in pazienti con infezione dovuta a questi genotipi.

b) Trattamento dei pazienti con esposizione precedente ad antivirali anti-HCV ad azione diretta

Nei pazienti che non rispondono al trattamento con Ledipasvir / Sofosbuvir, si osserva, nella maggior parte dei casi, una selezione di mutazioni dell’NS5A associate a resistenza che riducono in misura significativa la suscettibilità a Ledipasvir.
Dati limitati indicano che queste mutazioni dell’NS5A non presentano reversione al follow-up a lungo termine.
Al momento non vi sono dati a supporto dell’efficacia di una ripetizione del trattamento nei pazienti che non hanno risposto a Ledipasvir / Sofosbuvir con un successivo regime contenente un inibitore dell’NS5A.
Parimenti, al momento non vi sono dati a supporto dell’efficacia degli inibitori della proteasi NS3/4° in pazienti che non hanno risposto a una terapia precedente comprendente un inibitore della proteasi NS3/4A. Questi pazienti possono quindi necessitare di un trattamento con altre classi di medicinali per l’eliminazione dell’infezione da HCV.
Pertanto, si deve considerare l’opportunità di un trattamento prolungato per i pazienti con successive opzioni di ripetizione del trattamento incerte.

c) Compromissione renale

Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata non è necessario alcun aggiustamento della dose di Harvoni. La sicurezza di Harvoni non è stata determinata in pazienti con grave compromissione renale ( velocità di filtrazione glomerulare stimata [ eGFR ] inferiore a 30 mL/min/1,73 m2 ) o nefropatia terminale ( ESRD) che rende necessaria l’emodialisi.

d) Pazienti con cirrosi scompensata e/o che sono in attesa di trapianto di fegato o sono in fase post-trapianto

L’efficacia relativa di 12 e 24 settimane di terapia non è stata stabilita. Si raccomandano quindi 24 settimane di terapia. Il trattamento con Harvoni deve essere stabilito in base alla valutazione dei potenziali benefici e rischi per il singolo paziente.

e) Uso con potenti induttori della P-gp

I medicinali che sono potenti induttori della glicoproteina P ( P-gp ) ( ad es. Rifampicina, Carbamazepina e Fenitoina ) possono ridurre in misura significativa la concentrazione plasmatica di Ledipasvir e Sofosbuvir, con conseguente possibile ridotto effetto terapeutico di Harvoni. Questi medicinali non devono essere utilizzati con Harvoni.

f) Uso con alcuni regimi antiretrovirali per l’HIV

Harvoni ha dimostrato di aumentare l’esposizione a Tenofovir, in particolare quando usato insieme a un regime anti-HIV contenente Tenofovir disoproxil fumarato e un potenziatore farmacocinetico ( Ritonavir o Cobicistat ). La sicurezza di Tenofovir disoproxil fumarato in caso di utilizzo di Harvoni con un potenziatore farmacocinetico non è stata stabilita.
I potenziali rischi e benefici associati alla co-somministrazione di Harvoni e della compressa combinata a dose fissa contenente Elvitegravir / Cobicistat / Emtricitabina / Tenofovir disoproxil fumarato o Tenofovir disoproxil fumarato assunti congiuntamente a un inibitore della proteasi dell’HIV potenziato ( ad es. Atazanavir o Darunavir ) devono essere presi in considerazione, specialmente nei pazienti a maggior rischio di disfunzione renale.
I pazienti che assumono Harvoni congiuntamente a Elvitegravir / Cobicistat / Emtricitabina / Tenofovir disoproxil fumarato o a Tenofovir disoproxil fumarato e un inibitore della proteasi dell'HIV potenziato devono essere monitorati per eventuali reazioni avverse associate a Tenofovir.

g) Uso con inibitori della HMG-CoA reduttasi

La co-somministrazione di Harvoni e inibitori della HMG-CoA reduttasi ( statine ) può aumentare in misura significativa la concentrazione della statina, con conseguente aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi.

h) Co-infezione HCV/HBV ( virus dell’epatite B )

Non vi sono dati relativi all’uso di Harvoni in pazienti con co-infezione HCV/HBV.

i) Popolazione pediatrica

L’uso di Harvoni non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni perché la sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite in tale popolazione.

l) Eccipienti

Harvoni contiene il colorante azoico lacca alluminio giallo tramonto FCF ( E110 ), che può causare reazioni allergiche. Inoltre, contiene lattosio. Di conseguenza, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosiogalattosio, non devono assumere questo medicinale. ( Xagena2014 )

Fonte: EMA, 2014

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