I bifosfonati, grazie alla loro capacità di inibire l’attività degli osteoclasti rappresentano il trattamento standard per l’ipercalcemia correlata al tumore e sono in grado di ridurre il dolore osseo, migliorare la qualità di vita, ritardare e ridurre gli eventi scheletrici.
L’Acido Zoledronico, principio attivo di Zometa, viene somministrato per via endovenosa.
L’Acido Zoledronico agisce rapidamente legandosi all’osso, inibendo l’attività osteoclastica, migliorando in tal modo il riassorbimento osseo.
La sua azione selettiva si basa sulla grande affinità per le ossa in fase di rimodellamento.
L’Acido Zoledronico non influenza la formazione e la mineralizzazione.
L’Acido Zoledronico trova indicazioni in:
- prevenzione delle complicanze scheletriche associate alla lesione ossea da mieloma ( fratture patologiche, compressione midollare, necessità di impiego di irradiazione ossea o intervento chirurgico, ipercalcemia indotta dal tumore ) nei pazienti con tumori in fase avanzata con interessamento osseo;
- trattamento dell’ipercalcemia indotta dal tumore.
La dose raccomandata di Acido Zoledronico nella prevenzione degli eventi correlati allo scheletro nel mieloma multiplo, è di 4 mg di Acido Zoledronico, somministrato mediante perfusione endovenosa di 15 minuti ogni 4 settimane.
I pazienti affetti da tumore dovrebbero essere sottoposti a revisione dentale prima di iniziare il trattamento con i bifosfonati per via endovenosa.
Inoltre è opportuno evitare procedure dentali mentre il paziente è in trattamento con i bifosfonati per via endovenosa, per la possibile insorgenza di osteonecrosi della mandibola.
Qualora un paziente abbia necessità di una procedura dentale, non esistono dati che indichino che l’interruzione del trattamento con bifosfonati sia in grado di ridurre il rischio di osteonecrosi della mandibola. ( Xagena2007 )
Bagan J et al, Med Oral Poatol Oral Y Cir Bucal, 2007; 12: E336-340
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