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Nevirapina: gravi effetti indesiderati quando impiegata nella profilassi dopo esposizione al virus HIV


La Nevirapina ( Viramune ) è un inibitore non-nucleosidico della transcrittasi inversa del virus dell’HIV-1.
Il Viramune trova indicazione nella terapia di combinazione anti-retrovirale.

Nelle prime due settimane di terapia è raccomandato ridurre il dosaggio standard della Nevirapina in modo da diminuire l’incidenza di gravi effetti indesiderati, che comprendono: epatossicità, rash gravi, e reazioni di ipersensibilità. E’ inoltre raccomandato il monitoraggio degli enzimi epatici ogni 2 settimane per i primi due mesi di terapia. I sintomi di ipersensibilità generalmente si risolvono alla sospensione della terapia. Uno studio ha descritto 22 casi di gravi reazioni avverse attribuite alla Nevirapina.
Sei dei 22 casi erano riferiti alla somministrazione del farmaco senza riduzione dei dosaggi iniziali.
Tra i 12 individui con reazioni epatiche, uno ha sviluppato insufficienza epatica ( che ha richiesto il trapianto di fegato ); 7 hanno presentano epatite e 4 hanno avuto un aumento degli enzimi sierici epatici.

I 14 report di rash cutaneo hanno incluso un caso documentato di sindrome di Stevens-Johnson e due casi sospetti. ( Xagena2001 )

Fonte: MCA, 2001  


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