La coagulazione intravascolare disseminata ( CID ) è un processo sistemico che causa sia trombosi che emorragia.
La patogenesi della coagulazione intravascolare disseminata è principalmente determinata da una incontrollata ed eccessiva produzione di trombina, che porta ad una diffusa deposizione intravascolare di fibrina.
La coagulazione intravascolare disseminata si manifesta nel corso di diverse condizioni cliniche, tra cui in particolare sepsi, traumi massivi, neoplasie diffuse e complicanze ostetriche.
Anche i pazienti con malattie epatiche sono predisposti a sviluppare una coagulazione intravascolare disseminata correlabile ad una condizione di ipercoagulabilità.
La coagulazione intravascolare disseminata è stata descritta in pazienti con epatite fulminante; è tuttavia opportuno ricordare che i difetti di coagulazione nell’insufficienza epatica grave sono spesso difficili da distinguere da quelli della coagulazione intravascolare disseminata.
Una forma subclinica di coagulazione intravascolare disseminata si verifica comunemente anche nella cirrosi epatica.
Sebbene la coagulazione intravascolare disseminata sia stata evidenziata in pazienti con necrosi epatica moderata o grave da sovradosaggio di Paracetamolo ( Tachipirina ) e che alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti siano riportate nella scheda tecnica del farmaco anche a dosi terapeutiche, in letteratura non vi sono riscontri di una relazione diretta tra assunzione di Paracetamolo e sviluppo di coagulazione intravascolare disseminata.
Nella RNF ( Rete Nazionale di Farmacovigilanza ) vi sono 3 segnalazioni di coagulazione intravascolare disseminata in corso di trattamento con Paracetamolo.
Una segnalazione riguarda una donna di 68 anni, sottoposta ad intervento di splenectomia tre anni prima. La paziente, che aveva manifestato una pregressa condizione febbrile era poi andata incontro a shock, coagulazione intravascolare disseminata, insufficienza renale acuta ed insufficienza respiratoria con esito fatale.
Malgrado la segnalazione riporti il Paracetamolo ( assunto in dose unica ) come farmaco sospetto, la correlazione tra il farmaco e la coagulazione intravascolare disseminata non è chiaramente definibile in quanto sono presenti condizioni cliniche potenzialmente in grado di indurre coagulazione intravascolare disseminata.
Il secondo caso riguarda una donna di 71 anni che in seguito ad una rottura tendinea ha assunto per 10 giorni Ketoprofene, Paracetamolo e Paracetamolo + Codeina.
La paziente è deceduta a causa di uno shock da crisi emolitica autoimmune con coagulazione intravascolare disseminata.
Nel terzo caso, la coagulazione intravascolare disseminata si è sviluppata in un bambino di 19 mesi in seguito a sovradosaggio di Paracetamolo, somministrato come antipiretico per 3 giorni per via rettale.
Il quadro clinico era compatibile con epatite fulminante ed iniziale coagulazione intravascolare disseminata.
La reazione avversa ha richiesto il ricovero del paziente e ne ha messo in pericolo la vita; a seguito della sospensione del farmaco e dell’adozione di una terapia specifica, la reazione era in netto miglioramento al momento della segnalazione.
Fonte: AIFA, 2006
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