Una meta-analisi di dati pubblicati è stata condotta per studiare i rischi complessivi di ipertensione e prolungamento dell’intervallo QTc nei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) che stavano ricevendo Vandetanib ( Caprelsa ).
Una ricerca è stata effettuata con l’obiettivo di selezionare studi randomizzati e controllati ( RCT ) che hanno confrontato ipertensione e/o il prolungamento QTc di Vandetanib da solo o associato a chemioterapia con gruppi di controllo ( placebo, singola terapia mirata, chemioterapia, o una combinazione di terapie ) in pazienti con forma avanzata di carcinoma polmonare non-a-piccole cellule.
Le misure di esito erano rappresentate dai rischi complessivi di ipertensione e prolungamento dell'intervallo QTc.
L’analisi è stata compiuta su 9 studi randomizzati e controllati, che hanno coinvolto 4.813 pazienti.
Un significativo aumento del rischio è stato osservato per tutti i gradi di ipertensione ( RR = 5.58; IC 95% 4.16-7.48; P inferiore a 0.00001 ) e ipertensione di grado superiore o uguale a 3 ( RR=4.79; IC 95% 2.31-9.93; P inferiore a 0.0001 ) nei pazienti con tumore NSCLC avanzato trattati con Vandetanib, rispetto ai controlli.
Inoltre, Vandetanib ha prolungato significativamente l’intervallo QTc di tutti i gradi ( RR=7.90; IC 95% 4.03-15.50; P inferiore a 0.00001 ) e QTc di grado superiore o uguale a 3 ( RR=3.12; IC 95% 1.01-9.63; P = 0.05 ).
In conclusione, dall’analisi è emerso che nei pazienti con forma avanzata del cancro del polmone non-a-piccole cellule che ricevevano Vandetanib, esistono rischi significativi nello sviluppo di ipertensione e di prolungamento del QTc.
Pertanto, viene raccomandato il monitoraggio e la gestione appropriata di questi eventi. ( Xagena2015 )
Liu Y et al, Eur J Clin Pharmacol 2015; Epub ahead of print
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