L’obiettivo dei Ricercatori del Group Health Cooperative di Seattle negli Stati Uniti, è stato quello di valutare i rischi di complicanze perinatali ed i difetti congeniti tra i neonati esposti in utero ai farmaci antidepressivi.
Sono state identificate 2.201 donne, a cui era stato prescritto un antidepressivo durante la gravidanza.
Gli antidepressivi sono stati classificati come antidepressivi triciclici o inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ).
I soggetti, esposti ai farmaci SSRI o agli antidepressivi triciclici durante la gravidanza, hanno presentato un aumento significativo del rischio di parto pretermine.
I neonati nati a termine, esposti agli antidepressivi SSRI durante il terzo trimestre, hanno presentato un aumentato rischio di sindrome da distress respiratorio, disturbi endocrini e metabolici, ipoglicemia, disturbi della regolazione della temperatura e convulsioni.
L’esposizione durante il terzo trimestre agli antidepressivi triciclici è stata anche associata ad un aumentato rischio di sindrome da distress respiratorio, disturbi endocrini e metabolici, e disturbi della regolazione termica.
Un totale di 182 neonati sono stati esposti alla Paroxetina ( Paxil; in Italia: Eutimil, Seroxat, Sereupin ); non è stato osservato un aumento del rischio di difetti settali cardiaci.
Da questo studio non è emersa una significativa relazione tra impiego durante la gravidanza di farmaci SSRI e di antidepressivi triciclici e le anomalie congenite.
L’esposizione alla Paroxetina non sembra essere associata ad aumentato rischio di anomalie cardiovascolari, sebbene il potere dello studio nell’individuare un moderato aumento del rischio era limitato.
I neonati esposti agli antidepressivi sono ad aumentato rischio di parto pretermine.
Sia gli antidepressivi SSRI che i triciclici, assunti durante il terzo trimestre, appaiono aumentare il rischio di complicanze perinatali, ed il loro impiego dovrebbe essere attentamente valutato tra le donne in gravidanza affette da depressione. ( Xagena2007 )
Davis RL et al, Pharmacoepidemiol Drug Saf 2007; 16: 1086-1096
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