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Rischio di perforazione gastrointestinale con Bevacizumab


Il Bevacizumab è un antiangiogenetico, che trova impiego in alcuni tumori; è associato a rischio di perforazione gastrointestinale. A oggi non erano noti dati al riguardo derivati da studi controllati e randomizzati.
Per ovviare a questa lacuna è stata compiuta una revisione sistematica sull’argomento con successiva meta-analisi.

Sono stati identificati 17 studi controllati e randomizzati di confronto tra Bevacizumab e trattamenti oncologici tradizionali. In totale sono stati esaminati 12.294 pazienti.

L’incidenza della perforazione intestinale è stata dello 0,9% nei trattati con Bevacizumab, con una mortalità del 21,7%. Tali dati portavano a un rischio relativo di perforazione gastrointestinale di 2,14 con l’uso del farmaco rispetto ai trattamenti tradizionali. Il rischio relativo aumentava all’aumento della dose ( 1,61 per 2,5 mg/kg alla settimana rispetto a 2,67 per 5 mg/kg alla settimana ) e variava rispetto al tipo di tumore ( 3,10 per il tumore del colon-retto rispetto a 5,67 per il tumore a cellule renali ).

I dati degli studi controllati e randomizzati hanno confermato quanto già noto riguardo a Bevacizumab e al rischio di perforazione intestinale.
Il farmaco va evitato nei soggetti a rischio e usato comunque al dosaggio più basso possibile.
Non è noto se, una volta superata la perforazione gastrointestinale, la terapia possa essere ripresa ( se efficace ) o non vada più proseguita. ( Xagena2009 )

Hapani S, Chu D, et al. Risk of gastrointestinal perforation in patients with cancer treated with bevacizumab: a meta-analysis. Lancet 2009

Fonte: Reazioni – AIFA, 2009


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