I Ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio con lo scopo di esaminare le caratteristiche cliniche, di laboratorio e gli esiti nei pazienti con sindrome lupus-simile attribuibile alla terapia contro TNF-alfa ( fattore di necrosi tumorale alfa ).
Lo studio retrospettivo ha riguardato pazienti nel periodo 2000-2008.
Dei 14 pazienti ( età media all’insorgenza della malattia 46.2 anni ), 12 ( 86% ) erano donne.
Il 71% ( n=10 ) dei pazienti soffriva di malattia di Crohn e il 29% ( n=4 ) di artrite reumatoide.
Il 93% dei pazienti ( n=13 ) era stato in origine trattato con Infliximab ( Remicade ) e il 7% ( n=1 ) con Adalimumab ( Humira ).
Una sindrome lupus-simile si è presentata dopo un periodo di trattamento medio di 16.2 mesi.
Le caratteristiche del lupus includevano presenza di anticorpi antinucleari ( 14 pazienti [ 100% ] ), artrite ( 13 pazienti [ 93% ] ), anticorpi anti-DNA a doppia elica ( 10 pazienti [ 71% ] ), problemi cutanei ( rash malare, rash discoide, fotosensibilità; 4 pazienti [ 29% ] ), sierosite ( 4 pazienti [ 29% ] ), anomalie ematologiche ( 4 pazienti [ 29% ] ), ulcere orali ( 4 pazienti [ 29% ] ) e lupus anticoagulante ( 1 paziente [ 7% ] ).
Nessun paziente ha mostrato anomalie renali o neurologiche.
Tutti i pazienti sono migliorati dopo l’interruzione della terapia anti-TNF-alfa ( tempo medio per il miglioramento 2.9 mesi ) e 4 su 5 ( 80% ) hanno tollerato un diverso inibitore di TNF-alfa ( Adalimumab: 3 pazienti; Etanercept: 1 paziente ) senza ricorrenza della sindrome lupus-simile.
In conclusione, rispetto agli studi precedenti, in questo gruppo di pazienti i problemi cutanei sono risultati meno frequenti, mentre l’incidenza di artrite era più alta.
Alcuni pazienti sono riusciti a tollerare un diverso inibitore del TNF-alfa senza ricorrenza della sindrome lupus-simile. ( Xagena2009 )
Wetter DA e Davis MD, Mayo Clin Proc 2009; 84: 979-984
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